
M° Falanga Stanislao 司达尼
Il Maestro Falanga Stanislao, classe1957, fa risalire la sua passione per le arti di combattimento quando, a sei anni, durante una scaramuccia tra bambini casualmente fa volteggiare oltre la sua testa un suo piccolo avversario. Egli stesso stupito da questo evento inizia un percorso che oggi lo porta ad avere 40 anni di esperienza in queste discipline. Dal 1973 al 1976 pratica Karatè Shotokan, partecipa a stage ove incontra Maestri Luciano Parisi ed Ennio Falsoni, è stato uno dei primi Karateka a praticare Full Contact partecipando a stage con nomi prestigiosi come Benny “the Jet” Urquidez. Dal 1977 al 1986 pratica Kung-fu stili Shaolin- Mei Hua e Taiji Quan con il Maestro Chang Dsu Yao. Il Maestro Falanga, invita il Maestro Chang a Napoli, nel 1979. Nel 1980 apre una scuola di Kung-fu nella città in cui risiede e grazie alla sua guida meticolosa i suoi atleti raggiungono notevoli risultati in campo nazionale. Dal 1987 si reca in Cina per studiare il Wushu (altro termine con cui è conosciuto il Kung-fu), studia il Chang Quan ed il Nan Quan da competizione, contemporaneamente nel parco di Shanghai inizia lo studio del Tongbei Quan tradizionale con un anziano Maestro di 76 anni di nome Yang. Secondo alle selezioni italiane della nascente federazione per i campionati del mondo del 1988, partecipa alla manifestazione nazionale della Pasqua del Budo ove riceve i complimenti da marzialisti come Billy Wallace e Jean Frenette. Nel 1994 il Maestro Falanga inizia lo studio del Tui Na e della Medicina Tradizionale Cinese sia presso l’Università della città di Jinan (Shandong) che presso l’ospedale di M.T.C., ed è qui che decide di dedicare la sua vita alla ricerca delle arti marziali tradizionali. Comincia così il suo studio appassionandosi al Tanglang Quan (Stile della Mantide Religiosa). Per un mese, studia con il Maestro Xu Boran professore alla “Jinan University”, lo stile Meihua Tanglang.


Nel 1995 ospita il Maestro Qu Zijun, dello stile di Meihua Tanglang (Mantide Religiosa del Fior di Susino), invitato da un altro Maestro italiano appassionato di Tanglang. I suoi allievi sono sempre tra i primi alle gare nazionali e alcuni salgono sul podio europeo, sia di Sanda che di Tao Lu. Nel 1996 si reca in Cina con la sua compagna di vita la Maestra Filosa Carmela la quale, parlando correntemente la lingua cinese, aprirà al Maestro Falanga orizzonti che mai altrimenti avrebbe pensato di conoscere. Senza la conoscenza della lingua cinese praticare è solo uno scimmiottare le movenze dell’insegnante cinese di turno!!! Il viaggio sarà lungo e lo studio proficuo evolverà enormemente la sua ricerca. Nella città natale del Tanglang (Yantai-Shandong) conosce il Maestro Zhong Lianbao, questi gli rivelerà tutti gli aspetti dello stile, sia pratici che teorici, donandogli alfine i testi antichi della scuola. Il Maestro Zhong viene ospitato, a casa del Maestro Falanga, ogni anno per tre mesi insegnandogli tutti i giorni per ore. Lo stesso succedeva nei mesi estivi quando, l’unico vero allievo del Maestro Zhong, si recava per due mesi nella città del proprio Maestro. Strano è che oggi tanti dicono di essere suoi allievi quando non hanno fatto altro che partecipare a pochi stage di un giorno. L’impegno del Maestro Falanga crea i presupposti per far nascere un’Associazione Italiana di questo stile con connessioni in Francia, Germania e Belgio, la “International Association Tanglangquan Italy”.Purtroppo tutte le belle storie hanno una fine, e nel 2001 il sodalizio che si imperniava soprattutto sul rispetto estremamente tradizionale dell’allievo e la benevolenza del Maestro termina. Personaggi che hanno più a che fare col commercio che con la ricerca dello spirito marziale circuirono il Maestro Zhong promettendogli mari e monti col proposito di eliminare dalla scena e/o emulare il Maestro Falanga. Il Maestro Zhong in seguito accortosi del raggiro invierà numerose lettere di riconciliazione ma per il Maestro Falanga i rapporti di stima oramai erano mancati. La collaborazione finirà ma non la voglia di ricerca del Maestro Falanga. Nel 1997 il Maestro Falanga accetta l’invito fattogli l’anno precedente nella città di Zhengzhou dal Maestro Yu Xian Hua del Jingang Ligong esperto conoscitore del Qi Gong, e si reca presso la sua scuola a Liaolichang nello Shandong. Per un mese frequenta la sua scuola, ramificata in tutta la Cina, allacciando relazioni importanti. Il Maestro Yu prima del 1994 insegnava presso gli istituti, nelle vicinanze di Shaolin, tecniche Ying Qi Gong (Tecniche di rottura e sopportazione del dolore). Ogni due anni a Zheng Zhou si tiene un raduno di questa scuola ove ogni allievo dimostra le sue capacità di utilizzare il Qi. Trascorso il periodo di studio si trasferisce a Yantai dal suo Maestro di Tanglang. Nel 1998 organizza, insieme alla sua compagna, il primo viaggio studio/turistico. Con alcuni suoi allievi si reca alla scuola del Maestro Yu e con il Maestro Zhong Lianbao viaggiano per lo Shandong visitando tradizionali siti turistici e storici, salendo insieme sul monte Taishan. Nel 1999 avendo consolidate relazioni ed amicizie locali diversifica i viaggi in Cina in base alle esigenze personali creando itinerari appositi per tutte le esigenze richiestegli. Con il Maestro Zhong visita la tomba del GranMaestro Lin Jingshan incontrandone il figlio Lin Shanwei ed il nipote (Lin Dongzhu). Nel 2001 organizza un viaggio studio con alcuni maestri italiani della sua associazione e dopo varie mete turistiche si reca dal Maestro Zhong per un periodo di studio. In occasione di questo incontro il Maestro Falanga ha l’amara sorpresa di scoprire il boicottaggio avvenuto alle sue spalle da viscidi individui pseudo maestri di un giorno di stage. Con la morte nel cuore partecipa al Festival di Shaolin nella città di Zhengzhou dove i suoi allievi ottengono notevoli risultati e la sua compagna Carmela Filosa, già 7 volte campionessa italiana e due volte campionessa europea di Taiji, arriva prima suscitando l’interesse dei media locali. Lo stesso Falanga nella spada ottiene un onorevole terzo posto ( a quell’epoca non c’erano ancora le percentuali nel dare le medaglie come attualmente in uso).

